W il cucito

“Quando restammo sole io avevo cinque anni e mia nonna cinquantadue. (…) Vivevamo in due stanzette nel seminterrato di un palazzo signorile, in una strada stretta e acciottolata del centro storico, pagando un affitto in natura: la pulizia quotidiana dell’androne e delle scale fino al quarto piano. Mia nonna ci metteva due ore e mezzo ogni mattina, alzandosi al buio, e solo dopo aver riposto secchi, stracci e scopa cominciava il lavoro di cucito.” da “Il sogno dellamacchina da cucire” di Bianca Pitzorno

Siamo felici di iniziare ad usare di nuovo ago e filo, la macchina da cucire, le stoffe….. condividendo la passione e lo stare insieme per imparare a cucire trapunte o accorciare un paio di jeans.

Ecco il programma: